Operatori socio sanitari in scadenza, Nardella: impiegarli stabilmente in carcere

SULMONA – Il 30 Aprile scadrà il mandato per gli operatori socio sanitari impiegati,  in occasione dell’emergenza Covid e su volere della Protezione Civile, per dare man forte alla pesante situazione creatasi  negli istituti di pena. A suggerire di impiegare stabilmente tali figure in carcere è Mauro Nardella, componente della Segretaria  Regionale Uil Pubblica Amministrazione Abruzzo.

“L’idea avuta di utilizzare questa nuova figura nei penitenziari di Sulmona, L’Aquila e Avezzano si è sin da subito mostrata non solo geniale ma anche e soprattutto foriera di un positivo riassetto organizzativo dell’Area Sanitaria insistente all’interno delle carceri – spiega – In considerazione della strategica funzione di questi importantissimi operatori, in una lettera inviata il 16 ottobre 2020 all’assessore alla sanità della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, al direttore generale ASL1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona Roberto Testa, al responsabile UOSD Medicina Penitenziaria Fausto Frabotta, al Sig. Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise Carmelo Cantone e al Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Gianmarco Cifaldi  il Segretario Generale Territoriale della UIL PA Polizia Penitenziaria nonché componente della segreteria confederale UIL Adriatica Gran Sasso Mauro Nardella, la Uil ha chiesto di rendere strutturale il loro utilizzo assegnando in pianta stabile a questa tipologia di realtà questa particolarità di personale – Afferma Nardella – Della risposta a questa lettera tuttavia non se ne è avuta traccia. La Uil Pa Abruzzo auspica quindi che venga presto data una risposta sia dalla Protezione Civile per l’eventuale proroga pro Covid 19, sia dai vertici della ASL Aquilana. Ne varrebbe per l’economia generale delle carceri”.

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